Mielofibrosi: due studi clinici in corso valutano l’associazione di navitoclax e ruxolitinib

Mielofibrosi: due studi clinici in corso valutano l’associazione di navitoclax e ruxolitinib

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In questo momento la ricerca sulla mielofibrosi vede attivi, e aperti ai pazienti, ben 109 studi clinici in tutto il mondo, 26 dei quali accessibili anche in Italia.

La mielofibrosi è un tipo di cancro del midollo osseo dove il suo tessuto fibroso sostituisce le cellule ematopoietiche, responsabili della formazione di tutte le cellule del sangue. La normale produzione di globuli rossi viene interrotta, provocando una grave anemia che può causare debolezza e stanchezza, e si può osservare anche una diminuzione del numero di piastrine. Uno dei segni tipici della malattia è l’ingrossamento della milza, detto splenomegalia.

E la valutazione della splenomegalia è proprio l’obiettivo primario di due studi clinici “Study of Oral Navitoclax Tablet In Combination With Oral Ruxolitinib Tablet When Compared With Oral Ruxolitinib Tablet To Assess Change In Spleen Volume In Adult Participants With Myelofibrosis” (TRANSFORM-1) e “Study of Oral Navitoclax Tablet in Combination With Oral Ruxolitinib Tablet to Assess Change in Spleen Volume in Adult Participants With Relapsed/Refractory Myelofibrosis” (TRANSFORM-2) in cui viene utilizzato un farmaco innovativo: il navitoclax

Questo è un inibitore selettivo contro BCL-2 (B-cell linfoma 2), che regola i processi di morte cellulare programmata, la cosidetta apoptosi. Navitoclax è in grado di interagire con più proteine BCL, espletando una funzione pro-apoptotica e antineoplastica. 

In entrambi gli studi clinici menzionati, TRANSFORM-1 e TRANSFORM-2, navitoclax è associato ad un altro farmaco il ruxolitinib, ma con differenze sostanziali nel disegno generale della ricerca. 

DISEGNO DELLO STUDIO E OBIETTIVI

Entrambi gli studi prevedono un confronto due tipologie di trattamento e sono randomizzati. Ai pazienti viene quindi assegnato in modo casuale uno dei due trattamenti (braccio sperimentale). Nello studio TRANSFORM-1 non solo questa assegnazione è casuale, ma né il paziente né il personale sanitario saranno a conoscenza della terapia assegnata (studio doppio cieco, con placebo).

Lo studio TRANSFORM-1 vuole esaminare se la combinazione di navitoclax e ruxolitinib sia più efficace e sicura del solo ruxolitinib, e lo fa appunto andando a valutare le dimensioni della milza. L’obiettivo è quello di rilevare, tramite risonanza magnetica o tomografia computerizzata, in quanti pazienti si rileva una riduzione del volume dell’organo pari almeno al 35%, sia alla settimana 24 (obiettivo primario) che nel corso dell’intero studio (obiettivo secondario).

Lo studio TRANSFORM-2 invece vuole esaminare la sicurezza e la riduzione del volume della milza utilizzando la combinazione navitoclax e ruxolitinib questa volta però confrontandola con un gruppo che riceverà la migliore terapia disponibile al momento. 

In entrambi gli studi verranno valutati come obiettivi secondari anche altri parametri come la valutazione dei sintomi (scala TSS) o lo stato fisico generale ed alcuni parametri clinici, compresa la sopravvivenza generale o libera da malattia.

COME PARTECIPARE

Entrambi gli studi sono internazionali e coinvolgono centinaia di centri clinici nel mondo. TRANSFORM-1 coinvolge 230 pazienti in 190 centri, mentre TRANSFORM-2 includerà 330 pazienti dai 210 ospedali coinvolti. Entrambi gli studi sono rivolti a pazienti con un minimo di 18 anni e non prevedono un limite massimo di età per la partecipazione. 

I criteri richiesti per partecipare allo studio TRANSFORM-1 sono:

  • Diagnosi documentata di mielofibrosi primaria (MF) secondo la classificazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) o MF secondaria (MF post policitemia vera [PPV] o MF post trombocitopenia essenziale [PET])
  • Il paziente, almeno 4 giorni prima della randomizzazione, deve compilare il modulo di valutazione dei sintomi MF (MFSAF) v4.0 e presentare almeno 2 sintomi con un punteggio maggiore o uguale 3 o un punteggio totale maggiore o uguale a 12.
  • Una mielofibrosi classificata come rischio intermedio-2 o ad alto rischio, come definito dal DynamicInternational Prognostic Scoring System Plus(DIPSS+)
  • Una splenomegalia definita come misura di palpazione >= 5 cm al di sotto del margine costale o un volume maggiore o ugale a 450 cm3misurati mediante risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC) 
  • Non essere idoneo al trapianto  
  • Avere un punteggio ECOG pari a 0, 1 o 2.

Tra i criteri di esclusione invece troviamo:

  • Aver ricevuto un precedente trattamento con inibitori JAK-2 o BH3 o BET
  • Aver ricevuto un trapianto di cellule staminali 
  • Aver ricevuto un trattamento che interferisce con la coagulazione nei 3 giorni precedenti la prima dose prevista dal protocollo

I principali requisiti per partecipare allo studio TRANSFORM-2 sono molto simili al precedente ma si osserva la sostanziale differenza dell’inclusione di pazienti che hanno ricevuto, o stanno ricevendo, l’inibitore JAK-2 a patto che presentino determinate caratteristiche cliniche (vedi scheda dello studio per approfondimento)

Inoltre il paziente non può partecipare a questo studio se già eleggibile al trapianto di cellule staminali .

 

I CENTRI CLINICI

I centri clinici dove dove è possibile candidarsi allo studio TRANSFORM-1 sono i seguenti:

 

Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS -Università, Roma.
A.O.U. di Bologna Policlinico S.Orsola -Malpighi, Bologna.
A.O.U. Policlinico G. Rodolico S.Marco - Presidio G.Rodolico, Catania.
Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze.

 

Per TRANSFORM-2, invece, i centri di riferimento sono i seguenti:

 

Azienda Ospedaliero -Universitaria Policlinico Umberto I, Roma.
Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - Università, Roma.
A.O.U. di Bologna Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna.
A.O.U. Policlinico G. Rodolico S.Marco - Presidio G.Rodolico, Catania.
Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze.
Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Napoli
Azienda Ospedaliera Universitaria Paolo Giaccone, Palermo.
Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli, Reggio Calabria.
A.O.U. Citta della Salute e della Scienza di Torino, Torino.
Azienda Ospedaliera Universitaria Friuli Centrale/Presidio Ospedaliero Universitaria, Udine.
Azienda ULSS 8 Berica/Ospedale San Bortolo di Vicenza, Vicenza.

 

Per maggiori informazioni e valutare la possibilità di partecipazione è necessario far valutare al proprio medico di riferimento le schede degli studi clinici TRANSFORM-1 e TRANSFORM-2.


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